Collaboratore tecnico 

Credo che la figura del collaboratore tecnico debba supportare il Mister senza mettersi in primo piano. Il rispetto dei ruoli e dei compiti è molto importante nel lavoro in team. Per questo è necessario che preventivamente vi sia un colloquio chiaro e completo con il Mister per capire la sua filosofia e interpretarne le sue idee. In modo che giornalmente, anche nelle più piccole decisioni, si possa essere in linea col suo modo di pensare. 

Questo non vuol dire assecondare e rimanere passivi per quel che riguarda le decisioni, chiaramente col dovuto rispetto penso si debba essere in grado di dissentire qualora non si sia d'accordo.  Anzi nel dialogo è possibile trovare opzioni migliori, variazioni più efficaci e maggiori occasioni di crescita. 

Il lavoro sul campo è quello che mi piace di più, perchè rispecchia il continuo lavoro di miglioramento che reputo sia l'essenza dell'allenatore. Preferisco che vi sia una pianificazione della settimana a partire dal Lunedì, primo giorno di riunione. E' questo, infatti, il momento della riflessione sulla performance del giorno prima e, conseguentemente, lo spunto per proporre esercitazioni ad hoc. La pianificazione dovrebbe scaturire da un doppio binario: il miglioramento della prestazione della partita precedente e l'organizzazione verso il prossimo impegno. 

Al Martedì preferisco far lavorare i ragazzi liberi ancora un po' liberi nella testa in modo da farli recuperare appieno, soprattutto psicologicamente, evitando input sui prossimi avversari. E' questo il giorno del lavoro a base fisico-condizionale più tendente alla resistenza (potenza aerobica). 

Il Mercoledì, con doppia seduta, verte anch'esso su valori fisici-condizionali (più di forza) e si lavora sulla fase di possesso con alcuni input verso la prossima partita (primo video non possesso avversario).

Il terzo giorno di allenamento (Giovedì) secondo me dovrebbe proporre il picco dello sforzo condizionale della settimana basandosi su lavori metabolici. In questo senso credo che la parte con palla debba avere distanze (e tempi) molto simili alla partita. Anche qui alcuni input possono essere inseriti sia per quel che riguarda la fase di possesso con transizione difensiva che la fase di non possesso con transizione offensiva. 

Al Venerdì si perfezionano i lavori tattici di non possesso per trovarsi organizzati all'attacco posizionale dell'avversario. Si inserisce qui il secondo video, che mostra gli aspetti di possesso dell'avversario. Dal punto di vista fisico si riducono gli spazi per lavorare più sull'aspetto di velocità, agilità e rapidità con recuperi maggiori. 

L'ultimo giorno prima della partita (Sabato) si dà qualche 'toccata' velocissima per rendersi brillanti e svegli. Visto il video delle palle inattive avversarie, si lavora essenzialmente su queste.  

Il giorno della partita si preparano le palle inattive che verranno poi appese nello spogliatoio prima di entrare per il riscaldamento e dopo che il Mister ha parlato alla squadra e indicato la formazione. 

Subito dopo il pranzo con la squadra si prepara il campo per il riscaldamento, l'attenzione all'occhio è importante in qualunque categoria. Mette concentrazione. 

Nel riscaldamento preferisco seguire un iter quanto più uguale possibile da una settimana all'altra, in modo che i ragazzi possano trovare il massimo della concentrazione e della convinzione psicologica. Credo infatti che alcune occasioni di riunione del gruppo (per esempio lo stretching) svolgano più una funzione di attivazione e rinforzo psicologico che un effettivo valore atletico. 

Nello spogliatoio è necessario poi guidare (o semplicemente dare l'input) il portiere per il ripasso delle marcature e dei posizionamenti in non possesso. 

Anche qui è più importante lavorare sulla testa del giocatore con incoraggiamenti e pensieri attivanti. 

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